
La qualità dell’aria milanese, che risente della densa urbanizzazione, è diventata la base su cui costruire, ad opera di una certa visione politica, un modello di sviluppo urbano, definito “sostenibile”, che prevede l’attuazione di una economia sociale “carbon free”, vale a dire esente dall’impiego di combustibili fossili sia per riscaldamento che per autotrazione.
In questo spazio ci occuperemo di questi temi, per vedere se e quanto questa visione sia fondata, realistica e perseguibile.
Qui di seguito il LINK ad un documento interessante sulla “pericolosità” degli inquinanti nell’aria milanese :
https://drive.google.com/open?id=1XedvM1kaU9n46_evv1_xAvgjH8Bm7vjS
LE POLITICHE AMBIENTALI A MILANO DEBBONO ESSERE FONDATE SUI DATI.
Ormai da moltissimo tempo, quando arriva l’alta pressione, non piove,
e l’aria diventa grigia per l’umidità stagnante al suolo, arrivano
puntualmente i blocchi della circolazione automobilistica a causa dello
sforamento dei limiti imposti agli inquinanti atmosferici.
Peccato
che questi provvedimenti, come anche Area C ed Area B, abbiano mostrato
di essere ininfluenti sui livelli di inquinamento dell’aria.
Per
parlare con cognizione di causa l’ISPRA (Istituto Superiore per la
Protezione e Ricerca Ambientale) viene in nostro aiuto, ma bisogna
leggere quello che scrivono : http://www.isprambiente.gov.it/it