
Il nuovo governo di Mario Draghi introduce un nuovo ministero, quello per la “transizione ecologica”, un neologismo di ultimo conio che esprime tutto e niente, visto che i contenuti sono tutti da costruire, anche se saranno nella fantasia di qualcuno come il nuovo ministro. Ma vediamo cosa potrebbe essere, e cosa NON dovrebbe essere.
Iniziamo con una definizione, arbitraria, di “ecologia” :
Insieme di comportamenti umani volti ad alterare il meno possibile le condizioni naturali del pianeta, limitando l’impatto antropico alle necessità non sopprimibili dell’esistenza umana e del suo sviluppo civile in condizioni di crescente benessere.
Ora, il benessere umano e la sua sopravvivenza sono conflittuali con le condizioni naturali del pianeta, ed allo stesso tempo la conservazione di tali condizioni è essenziale allo sviluppo civile dell’umanità in condizioni di crescente benessere.
Un cane che si morde la coda, e che ci fa comprendere da subito come ogni percorso possa essere soltanto un compromesso tra benessere umano ed impatto negativo sul pianeta.
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