
E non si può non parlare del BOSONE di Higgs:
https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/cos-e-bosone-spiegato-in-modo-semplice
Ne avete mai visto uno? No? Non è grave.
Infatti NON esiste, o almeno non nel NOSTRO MONDO, perché compare solo come frammento di energia nelle collisioni tra particelle ultraveloci nei laboratori di fisica teorica.
E di tali FRAMMENTI ne sono stati osservati in quantità, nel corso dei decenni, sempre in condizioni di laboratorio.
L’articolo del LINK introduce anche il concetto di un VUOTO NON VUOTO, postulando
(e qui un asinello inciampa) che qualsiasi elemento materiale possa propagarsi soltanto in un elemento materiale, e che quindi il vuoto, in realtà, non sia VUOTO.
Non è completamente sbagliato, nonostante l’inciampo: questione di linguaggio.
Nel nostro linguaggio nel VUOTO non c’è NULLA. A rigore, quindi, lo spazio cosmico NON è vuoto, in quanto colmo di corpi celesti di ogni genere, molti anche ben visibili.
Ma cosa c’è nello spazio tra l’uno e l’altro? Il NULLA?
No: per esempio c’è luce, che attraversa in continuo questo nulla. E poi c’è l’attrazione gravitazionale tra i corpi celesti, una FORZA che è reale, presente anche in mezzo a questo nulla, ovunque. Quindi, se questa FORZA è presente ovunque, riempie lo spazio vuoto, che non è più vuoto.
E non occorre scomodare lo spazio: anche qui tra noi la forza di gravità è ben presente, a qualsiasi quota sopra il livello del suolo, e se ne infischia del fatto che ci sia, oppure no, la nostra atmosfera: agisce comunque, RIEMPIE uno spazio che non è neppure vuoto (gas atmosferici) e riempie persino la massa compatta del terreno e delle rocce che lo compongono.
Ecco quindi che il concetto di VUOTO si svuota di significato, e andrebbe sostituito da altro, non dal Bosone di Higgs, ma dal concetto di PRESENZA o ASSENZA di ALTRO all’interno di confini prestabiliti.
E ciò che conta, ciò che è reale, è questo ALTRO, non la sua assenza dove non è presente.
Ing. Franco Puglia
7 marzo 2023