Debito pubblico attuale: 2’443 miliardi
PIL 2019 : 1’757 miliardi
Rapporto debito/PIL: 139%
Perdita PIL 2020: – 10% = 1’580 miliardi
Indebitamento a sostegno economia: +200 miliardi
Nuovo debito pubblico:2’643 miliardi
Rapporto debito/PIL: 167%
In questo calcolo si suppone che i 200 miliardi vengano “assorbiti” per colmare le perdite, ma senza generare nuovo PIL.
Se invece venissero integralmente trasformati in PIL:
PIL 2020: 1’780 miliardi
Nuovo debito pubblico:2’643 miliardi
Rapporto debito/PIL: 148%
In questo caso la crescita del rapporto debito/PIL è meno importante.
Si tratta di un paradosso di questi indicatori assunti come metro di misura della sostenibilità del debito pubblico.
Infatti se il prestito fosse di 1’000 miliardi, e questi soldi venissero integralmente spesi, avremmo:
PIL 2020: 2’580 miliardi
Nuovo debito pubblico:3’443 miliardi
Rapporto debito/PIL: 133%
Come dire che si può vivere a debito, e sarebbe vero, se l’indebitamento fosse illimitato, con prestatori sempre e comunque disponibili. Peccato che non sia così.
Quindi il problema non è in questi numeri, ma in una cosa che non si può quantificare numericamente, chiamata FIDUCIA.
Se gli italiani potessero avere FIDUCIA in se stessi e nella propria struttura pubblica e di governo, potremmo investire tutto il nostro patrimonio privato in spesa pubblica PRODUTTIVA, nella certezza di collocare bene i nostri risparmi e di vederli investiti bene, con un ritorno economico positivo per tutti.
Il nocciolo del problema è tutto qui, anche nei confronti degli Europei.