
Uno dei soliti commentatori su FaceBook, che si crede sapiente nella sua ignoranza ha voluto paragonare Israele all’Impero Ottomano, solo perché entrambi fondati su dogmi di ordine religioso. Ma che sciocchezza !!!
Da quando l’essere umano è sceso dagli alberi per muoversi da bipede sono emersi dogmi, ideologie, religioni, volontà di conquista, volontà imperiali, in tutto il mondo, a 360 gradi.
Quindi quel parallelismo, se proprio lo si vuole fare, lo si faccia con un elenco di soggetti, partendo dalla notte dei tempi. Ridicolo e puerile poi il suo salutarmi con Shalom, nella presunzione che io sia ebreo o israeliano.
Più concretamente, gli Ebrei hanno hanno un problema secolare: sono stati il primo popolo sul pianeta, a mia conoscenza, ad adottare una religione monoteista, che neppure era quella delle loro prime origini, stando alla Bibbia, visto che il monoteismo viene raccontato come imposto da Mosé a scopo di unificazione di un popolo idolatra come tutti gli altri, che tuttavia, per motivi che ignoro, era stato perseguitato in Egitto.
In seguito si sono sviluppate anche altre religioni monoteiste, come il Cristianesimo e, in seguito, la religione musulmana, trascurando le varie sette derivate da tutte queste.
Il conflitto tra i popoli che avevano adottato i diversi credo religiosi si sviluppò per i soliti motivi, quelli di sempre: economici e di potere.
Il Romani erano politeisti, e perseguitarono gli ebrei monoteisti, espellendoli dalla Palestina, e disperdendoli, perché scomodi, non integrabili nel sistema romano.
Ed anche per i Cristiani non fu né facile né immediato.
La forza di coesione della religione ebraica fece si che i dispersi nel mondo formarono comunque delle comunità chiuse, all’interno dei diversi paesi, incontrando anche l’ostilità malcelata o espressa dei Cristiani che, nel frattempo, avevano popolato l’Europa.
Così, ghettizzati, talvolta perseguitati, disprezzati, si sono trascinati, aiutandosi vicendevolmente, anche a livello internazionale, sino al Nazismo, che pensò di risolvere l’anomalia con una concezione razziale che collocava la “razza ariana bianca” su un piedistallo, schiacciando tutte le altre etnie, a cominciare dagli ebrei, che erano mediamente benestanti e quindi soggetti da rapinare.
QUESTA E’ STORIA, NON FANTASIA !
Poi, dopo il 1945, il mondo “civile” pensò che, invece di conservare questa diaspora ebraica, era forse più prudente assegnare loro un territorio in cui raccogliersi, e quello delle antiche origini, su desiderio degli stessi ebrei, era la logica scelta.
Forse fu una scelta sbagliata, da parte di tutti, perché collocò una spina nel fianco dei popoli arabi, già ostili agli ebrei per motivi religiosi, e li mise in competizione diretta con le allora scarse popolazioni arabe insediate in quei territori, con tutto quel che ne è seguito.
Israele è diventata una potenza militare non per sport, o perché la cosa fosse imposta dal Dio degli Ebrei, ma come inevitabile risposta difensiva di sopravvivenza al mondo arabo ostile che lo circondava, e lo circonda ancora. Israele NON ha, e non ha mai avuto, ambizioni IMPERIALI sulla regione, come invece fu per la Turchia con l’impero ottomano.
Perciò smettiamola di manipolare i fatti, per nascondere il proprio antisemitismo viscerale che, come tale, non sarebbe “politically correct”.
Ing. Franco Puglia
6 marzo 2024
Commento del mio interlocutore:
TEMO che Lei poco o punto abbia compreso di quello che ho scritto ma poiché neppure mi sfiora l’idea che cotal esito sia stato dettato dalla faziosità, mi permetto di farle osservare che in DIRITTO col termine “dogma” si allude ai commenti della dottrina circa le REGOLE di condotta operanti in un dato Paese in un certo periodo storico; ma poiché il Diritto s’evolve, accanto allo studio della dogmatica, gli ordinamenti Universitari (da qualche Secolo) contemplano altre discipline (Storia e Filosofia del Diritto). Aggiungo (per scrupolo di coscienza e non già perché sospetti una Sua robusta ignoranza in materia) che a lode e gloria della Cultura Ebraica che è stato dal suo seno che è stato tratto il concetto stesso di “Legge” il che, aggiunto all’impressionante contributo dato alla cultura Occidentale dai Figli di Sion, basta avanza ai miei occhi per tacitare, anzi, impedire sul nascere ogni forma di anti-semitismo. Ma torniamo, nella massima sintesi, “ab ovo” : il parallelismo che Lei ha creduto di poter stigmatizzare NON era fra lo Stato d’Israele e l’Impero Ottomano, sic et simpliciter, ma tra l’odierno atteggiamento dell’Esecutivo israeliano e quello tenuto dall’Esecutivo Turco nel 1915 nei confronti della minoranza Armena, atteggiamento che sovvertiva (si noti!) quello tenuto dalla Turchia ” feudale” per mezzo secolo ma che era “motivato” dalla “Ragion di Stato” (e non dalla “cattiveria” o peggio dalla “superstitio” ) poiché gli Armeni furono ritenuti un insidia mortale proprio dai “moderni” nazionalisti turchi (patrocinatori di uno Stato LAICO!) A conferma che se fa tanto di consolidarsi prima l’idea “o noi o loro” poi (?)”andatevene dove volete ma da qui sgombrate”, il Diavolo semina a piacimento. E i frutti portano lacrime e dolori PER TUTTI anche per l’unica Democrazia operante nel M.O..
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OK, in questi termini il concetto è chiaro. Essere troppo sintetici, talvolta, distorce il significato di quello che si vuole dire.
Qui, però, trovo un poco fuori luogo anche l’impiego del concetto di DOGMA, vale a dire un insieme di idee, su qualsiasi tematica, ritenute vere a priori e non discutibili.
E’ invece calzante il paragone tra Impero Ottomano, ma anche Turchia moderna, ed Israele, ma non solo, perché queste dinamiche si sono espresse anche altrove nel mondo, in Ruanda Burundi, in Kosovo, in Birmania, con l’espulsione dei musulmani Rohinga.
Quindi niente di nuovo sotto il sole.
In tutte queste circostanze, però, vanno analizzate le RAGIONI DEI PROCESSI, cioè cosa determina il processo di espulsione di una etnia, di una popolazione, ecc.
In Birmania, ad esempio, i Rohinga musulmani entrarono provenienti dal Bangladesh, musulmano, e si insediarono senza troppi incidenti, che io sappia.
Ma poi crebbero di numero, ed iniziarono a volersi autodeterminare come popolo indipendente dal governo centrale birmano, più o meno.
Il conflitto divenne crescente ed ebbe fine con la loro totale espulsione verso le terre di provenienza, e questo, se non sbaglio, quando era ancora presidente Aun San Su Chi, premio Nobel per la pace !
In Israele, però, convivono musulmani ed ebrei; davanti al “muro del pianto” pregano entrambi.
Israele NON ha espulso i musulmani dai suoi territori, ma si è trovata di fronte ad una parte degli arabi della regione che NON accettano questa convivenza, e chiedono la scomparsa dello stato di Israele.
Non mi risulta che gli Armeni abbiano mai chiesto la dissoluzione della Turchia. E neppure i Curdi.
Quindi si, ci sono dei parallelismi possibili, ma sono stiracchiati.
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